Il viavai a Venezia non si ferma mai, ma c’è un periodo dell’anno in cui il fermento si fa incessante e calli e campi vengono letteralmente invasi dalla gente . È il Carnevale , che tra la metà e la fine di febbraio richiama a Venezia migliaia di visitatori da tutto il mondo.
C’è chi viene per partecipare agli esclusivi balli in maschera , chi si aggrega a uno dei tanti cortei spontanei , chi vuole semplicemente respirare l’aria vivace di queste giornate. Il cuore pulsante del Carnevale è Piazza San Marco , dove si tengono spettacoli, concerti ei principali momenti tradizionali tra cui il Volo dell’Angelo.
Se siamo alla ricerca di notizie sulla nascita del Carnevale di Venezia, il primo posto dove cercare informazioni è la Basilica di San Marco, il luogo dove è sepolto il Doge che ha istituito la tradizione del Carnevale.
Nell’atrio della Basilica di San Marco, a destra del portale centrale, vi è il più antico monumento funebre della basilica, realizzato con marmi antichi di riutilizzo.
Qui, nel 1096, venne sepolto il doge Vitale Falier, trentaduesimo doge della Repubblica di Venezia, l’uomo che ha miracolosamente ritrovato il corpo di San Marco, andato perduto il secolo precedente durante un incendio, e anche istituito il Carnevale più bello del mondo .
In un documento del 1094, che parla di divertimenti pubblici, il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta.
L’istituzione del Carnevale da parte delle oligarchie veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima, al pari di quanto già avveniva nell’antica Roma (vedi panem et circenses ), di concedere alla popolazione, e soprattutto ai ceti sociali più umili, un periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti, durante il quale i veneziani ei forestieri si riversavano in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati.
Attraverso l’anonimato che garantiva maschere e costumi, si otteneva una sorta di livellamento di tutte le divisioni sociali ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Tali concessioni erano largamente tollerate e premurose un provvidenziale sfogo alle tensioni e ai malumori che si creavano inevitabilmente all’interno della Repubblica di Venezia, che poneva rigidi limiti su questioni come la morale comune e l’ordine pubblico dei suoi cittadini.
Oggi il Carnevale di Venezia è uno dei più famosi al mondo… Due settimane di divertimento, eventi e grandiose feste che rievocano i fasti della Venezia del passato! Sul nostro portale potrete le migliori serate del Carnevale per godere a pieno della magia di questa antica ed affascinante festa!
La seconda domenica del Carnevale di Venezia , tutti si radunano in Piazza San Marco per assistere al famoso volo dell’Angelo , durante il quale la vincitrice del concorso di bellezza delle ‘Marie’ del Carnevale dell’anno precedente si lancia dal Campanile di San Marco attaccata ad una fune per raggiungere Palazzo Ducale.
Non tutti sanno però che questo volo ha una tradizione molto antica e in un certo senso tragica. Infatti, verso la metà del Cinquecento, durante il Carnevale di Venezia, un giovane acrobata turco ebbe successo, aiutato solo da un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco; camminando sopra una lunghissima funeche partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa, invece, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge .
Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco , l’evento, che solitamente si svolgeva il Giovedì Grasso , fu e programmato richiesto come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni, con tecniche simili e con forme che con gli anni subirono numerose varianti.
Ma nel 1759, l’esibizione finì in tragedia : ad un certo punto, l’acrobata si schiantò al suolo tra la folla inorridita. Probabilmente a causa di questo grave incidente , l’evento, svolto con queste modalità, fu vietato. Da quel momento il programma si svolse sostituendo l’acrobata con una grande colomba di legnoche nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli .